FOTOGRAMMETRIA AEREA CON DRONE E METASHAPE

Oggi per la prima volta vi parlo di fotogrammetria aerea con il nostro drone. Per farlo, il protagonista della giornata è EVO 2 versione base con camera 8K. Il motivo? Semplice. Perché l’app ufficiale di Autel Robotics offre la possibilità di pianificare missioni automatiche con EVO 2 ed EVO 2 PRO. La pianificazione è davvero molto semplice ed intuitiva (sto testando anche Dronelink presto compatibile con Mavic Air 2) ma non posso dire altrettanto per ora.

L’elaborazione del rilievo in questo video, è stato poi affidato ad uno dei software leader di mercato, ovvero Metashape versione Professional. Autel Robotics offre la possibilità di fare mapping 3d anche con altri software anche gratuiti. Lo voglio precisare perché ovviamente Metashape è si uno dei software più professionali in ambito di fotogrammetria, ma costa un bel po’. Questa versione circa 3.500€. Ci sono alternative sempre a pagamento in abbonamento come ad esempio Pix4D che ha avviato anche una collaborazione diretta con Autel Robotics.

Ma andiamo a vedere nel pratico come elaborare la fotogrammetria aerea del drone in Metashape. Nel video di oggi vi faccio vedere passo per passo, seppure in maniera veloce, come fare i passaggi principali. Ovviamente partendo dall’app di Autel Robotics dove possiamo scegliere tutti i parametri della nostra missione.

All’interno dell’app possiamo impostare tutti i parametri. Dall’altezza, alla velocità, alla quantità di foto da scattare, l’inclinazione del gimbal. Insomma, l’unico limite è la nostra fantasia! Il nostro EVO 2 a questo punto partirà con la missione automatica premendo play. La cosa molto interessante è che se la missione supera la durata massima della batteria, il drone farà rientro in automatico alla base. Sostituita la batteria, il drone ripartirà con la missione da dove aveva lasciato.

Terminato il processo di rilievo fotografico, andiamo in Metashape dove in sostanza i passaggi sono quasi tutti automatici. Partiremo creando una nuvola di punti che poi andremo a sintetizzare in una nuvola densa. A seguire creeremo il mesh e la texture per terminare infine il progetto. A questo punto il nostro elemento 3d è pronto per l’utilizzo che più ci interessa.

Al termine di questo primo esempio, andiamo anche a fare un rilievo fotogrammetrico di un campo per realizzarne un Ortofoto da applicare anche in Google Earth. Questa è una delle tante potenzialità di EVO 2 che offre navitamente. Ci tengo a sottolineare questa parola: nativamente. Come vi dicevo ad inizio articolo, presto lo farò anche con Dronelink e DJI Mavic Air 2 ma utilizzando app di terze parti, in caso di crash, non siamo coperti. Inoltre dal primo approccio, non mi è sembrata così intuitiva quanto l’app di Autel Robotics. O più semplicemente ho riscontrato diversi bug. Staremo a vedere!

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