Parrot Anafi AI il nuovo drone di casa Parrot destinato ad un uso professionale. Grazie ad AnalistGroup, ho avuto la possibilità di provare per la prima volta in Italia, questo piccolo gioiello di Parrot. Come mostrato sul nostro canale Youtube enontheroad, sempre di più stiamo proponendo contenuti destinato ad un pubblico più PRO e meno consumer. Questo per rispondere alla domanda: ma il drone può essere un mezzo per lavorare e crearsi una professione indipendente? Certamente si.
Di recente infatti proprio per lavori personali o su commissione, abbiamo volato con DJI Mini 3 PRO in diverse città italiane. Città particolari dove poter armare un drone. Milano, Roma, Venezia, Pisa, Siena. Tutte città in zona rossa per d-flight, quindi NFZ (no Fly zone). Volevamo dimostrare e in parte anche incentivare a volare legalmente con i droni anche di peso superiore come il DJI Mavic 3 in città. Presto ve ne parleremo in un corso dedicato.
Tornando all’utilizzo dei droni professionali come appunto il Parrot Anafi AI, abbiamo trovato grandi qualità in questo drone. Parrot che ormai ha definitivamente abbandonato il mercato consumer, ha saputo lanciare sul mercato un prodotto innovativo. Se il sensore della camera è di solo mezzo pollice, ma per uso lavorativo è più che sufficiente, sorprende invece il volo autonomo ad esempio. I sensori di evitamento ostacoli del Parrot Anafi AI sono impressionanti. Hanno per certi aspetti, l’intelligenza artificiale che tanto ha conquistato gli amanti del mondo Skydio 2.
Il Parrot Anafi AI che proprio come Skydio 2 ha sì una trasmissione wifi tra radiocomando e drone, ma è proprio qui che c’è l’altra rivoluzione: il 4G. Il Drone in automatico, quando il segnale sarà troppo disturbato, potrà continuare la missione senza alcun problema, switchando in 4G. Chiaramente andrà inserita una sim dati nell’apposito slot del drone. Un aspetto fondamentale, quando si parla di fotogrammetria, è anche la parte di missioni automatiche. La pecca ad esempio di DJI, è che in esemplari come il DJI Mavic 3, le missioni automatiche non esistono. Questo perchè di base sfruttano l’app DJI Fly, che poi viene utilizzata anche sui droni di fascia inferiore, come i vari Mini 2 o Mini 3 PRO. Pertanto per DJI si deve ricorrere ad app di terze parti, sfruttando gli SDK che DJI stessa rende disponibili solo molti mesi dopo il lancio del prodotto.
Da questo punto di vista, Autel Robotics, ha trovato una chiave in più rispetto a DJI, inserendo proprio le missioni automatiche in EVO 2. L’aspetto che mi è piaciuto molto di Parrot Anafi AI è anche la compatibilità con tutta la suite Pix4D. La maggior parte dei professionisti, elaborano solitamente in Pix4D o Metashape. Avere compatibilità diretta, sul drone, significa in sostanza, che finita la missione, viene già inviato tutto il dataset al nostro account Pix4D. A questo punto non rimane che rientrare in ufficio, lanciare il software, e siamo già pronti con il lavoro terminato. Vedrete l’elaborazione di Parrot Anafi AI e Pix4D in un prossimo video. Vi invito pertanto ad iscrivervi al canale YouTube enontheroad.