10 GIORNI DI VIAGGIO IN SRI LANKA: CONSIGLI ED ITINERARIO

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Dopo il primo volo Ethiad da Roma ad Abu Dhabi e la coincidenza Abu Dhabi-Colombo, siamo fisicamente devastati ma felici e pronti per esplorare un nuovo paese: questo è il nostro viaggio di 10 giorni in Sri Lanka! Dalla capitale dello Sri Lanka, in compagnia del nostro driver ingaggiato mesi fa, siamo pronti ad iniziare questo lungo roadtrip. Come sempre tutti i video del nostro viaggio con consigli e suggerimenti per l’itinerario di 10 giorni in Sri Lanka, li trovate sul nostro canale YouTube!

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Consigli ed informazioni utili per viaggiare in Sri Lanka

Lo Sri Lanka all’origine veniva chiamato Serendib ed oggi mantiene quelle radici storiche della “Sedendipità” ovvero la capacità o la fortuna di fare scoperte inaspettate. Quindi non rimane che attendere e vedere cosa ci riserverà per questa volta il destino. Arrivati in aeroporto a Colombo, come da prassi per chi vuole visitare il Paese, il nostro primo pensiero è quello di avere una buona connessione internet, così per navigare durante questo viaggio all’estero, abbiamo scelto il servizio di eSim di Saily. Sarà sufficiente scaricare l’APP di Saily sul vostro smartphone, aggiungere il nostro codice sconto enontheroad così da avere subito uno bonus del 15%! A differenza di altre eSim da noi provate nei vecchi viaggi, la comodità di questa è che se ne compra ed installa nel telefono solamente una, unica e valida per tutto il mondo. Dettaglio non da poco perché abbiamo diversi Paesi da andare a visitare nel corso di questo viaggio.

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Cosa vedere in Sri Lanka costa ovest: Galle

Operativi e muniti di connessione internet, ci muoviamo subito verso sud e lungo la costa ovest dello Sri Lanka. La nostra prima tappa esplorativa sarà Galle Fort, questa meravigliosa fortezza storica a picco sul mare dove potremo ammirare l’iconico farò in una punta del forte e la torre dell’orologio dalla parte opposta. In mezzo incontriamo tutte scene tipiche di vita quotidiana del paese. Tuktuk, cibo tipico, cavi dell’alta tensione aggrovigliati, cani randagi ma anche templi e monaci. Giusto il tempo di fare due passi, nonostante il solito clima torrido e soprattutto umido, che ci apprestiamo ad affrontare il primo volo con il drone in questo nuovo paese. Questo viaggio infatti sarà affrontato in compagnia dei nostri droni, ma ricordate che sarà necessario richiedere i permessi alle autorità ufficiali, per volare con il drone in Sri Lanka. A fine articolo vi daremo tutte le informazioni in merito.

Udawalawe: la prima vera tappa da non perdere

Se siete alla ricerca delle tappe da non perdere assolutamente per il vostro prossimo viaggio in Sri Lanka, di sicuro cerchiate bene e con la matita rossa Udawalawe. Dopo esserci lasciati alle spalle Galle infatti, ci dirigiamo qui dove trascorreremo una notte. Abbiamo prenotato una camera presso la struttura Nature House, semplice con cena inclusa molto buona e persone davvero gentili. Lasciate le valigie, poco distante dalla nostra struttura, facciamo visita all’Udawalawe Elephant Transit Home. Qui potremo ammirare i piccoli elefanti orfani, che vengono accuditi e nutriti prima di essere poi rilasciati in natura. Un’esperienza davvero consigliata.

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Safari in Sri Lanka: quale scegliere e cosa fare

In buona parte del Paese dello Sri Lanka troverete Safari da poter fare. Solitamente il più suggerito da tutti è sempre il solito allo Yala National Park. Noi ci sentiamo di optare per altro. Lo Yala proprio perché suggerito da tutti è preso d’assalto e sembrerà tutto oltremodo turistico. In aggiunta in molti lamentano di aver visto solo pavoni! È chiaro che in un Safari qualsiasi, con animali che vivono in libertà pare scontato sottolineare che non c’è garanzia di vedere un animale piuttosto che un altro. Comunque fortuna o no, nel nostro caso al Safari di Udawalawe, abbiamo potuto ammirare per la prima volta nella nostra vita molti elefanti e scimmiette ma anche pavoni, coccodrilli, volpi (che sembravano più iene) e uccelli di innumerevoli specie. Abbiamo optato per un tour privato in Jeep che ci sentiamo di suggerire assolutamente. Aldilà della parte faunistica, questo Safari lo abbiamo amato profondamente per un paio di punti panoramici mozzafiato che non dimenticheremo presto. Uno in particolare con vista torrente ed alberi sommersi dall’acqua che si estendevano a perdita d’occhio.

Cosa vedere nel centro dello Sri Lanka

Dopo il Safari, è tempo di iniziare ad abbandonare la costa e di addentrarci sempre più nel vivo e nel cuore di questo Paese. Nessuna autostrada disponibile, solo strade interne a doppia corsia, che puntualmente diventano a 3 e 4 corsie con il temperamento dei piloti Cingalesi! Diciamo che abbiamo optato per un driver prima di tutto per goderci un po’ di più il viaggio in tranquillità e riposare tra una tappa e l’altra, ma anche perché qui ci sono poche regole della strada: ognuno fa ciò che vuole! Vi capiterà anche di incontrare di tanto in tanto incidenti non a caso, nel dubbio comunque suonate il clacson per sentirvi ben integrati! La nostra prossima destinazione è assolutamente tra le più importanti dell’intero viaggio: la città di Ella che offre certamente la vista del famoso ponte dei 9 Archi ma anche il sentiero che conduce al Little Adam’s Peak. 

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Visitare Ella e il Nine Arches Bridge

Per questo nuovo giorno itinerante in Sri Lanka, abbiamo come meta finale quella di dormire nella città di Ella dove abbiamo prenotato la nostra solita umilissima camera economica all’Ella Moon Rock hotel. Dopo aver fatto pranzo in centro paese, ci incamminiamo verso il Nine Arches Bridge, l’iconico ponte dei 9 Archi, dove transita il trenino blu. Il ponte è famoso per le sue forme che si stagliano sul verde intenso del paesaggio circostante. Un ponte ferroviario realizzato nel lontano 1921 in mattoni poiché l’acciaio in quegli anni non era disponibile in quanto impiegato totalmente nella 1° guerra mondiale. Così si decise di realizzare l’opera completamente in mattoni. Appena arrivati, permessi per il drone alla mano e facciamo le prime riprese dall’alto e l’emozione è tanta. Quando la mano dell’uomo così semplice e perfetta nel tempo, si incastra perfettamente con la natura risulta difficile non emozionarsi. Da qui attendiamo le 17:30 perché transiterà il treno che, in perfetto orario, anticipa il suo arrivo con vigorose strombazzate. E così ancora dalla vista aerea del nostro drone, immortaliamo questo momento per sempre. Ed abbiamo messo anche noi il primo mattone dallo Sri Lanka che farà breccia nel nostro cuore con la giornata di oggi. 

Il famoso treno dello Sri Lanka: cosa sapere 

Quando cercate “Sri Lanka” su Google Immagini, probabilmente la prima foto che vi comparirà sarà quella del famoso treno che giusto ieri sera abbiamo visto passare al Ponte dei Nove Archi. Oggi invece andremo a percorrere una delle tratte più iconiche da Ella, dove ci siamo fermati appunto per la notte, fino a Kandy. Noi però ci fermeremo prima, percorrendo dunque la Ella-Nanuoya perché poi da qui continuiamo il nostro roadtrip. Ma cosa sapere se volete fare anche voi questa esperienza? Innanzitutto prenotate con largo anticipo, perché l’affluenza è molto alta e difficilmente troverete biglietti disponibili in loco. Inoltre vi suggeriamo come noi di prenotare il primo treno di giornata, quello delle 6:40. Troverete meno persone, seppur parecchie, meno caldo e potrete godervi meglio il tutto. Sarà possibile prenotare il posto in 1°, 2° e 3° classe. In quest’ultima, le porte d’entrata rimangono aperte per scattare le famose foto da influencer! Noi abbiamo optato per la seconda classe (la terza era esaurita) ma abbiamo potuto scattare moltissime foto. Il prezzo per salire su questo treno in seconda classe è stato di circa 4€ complessivi!

Nuwara Eliya: la patria del the 

Oltre al treno e all’8° meraviglia del mondo, ovvero Sigiriya, lo Sri Lanka è famoso nel mondo anche per il suo prodotto di punta: il the. Essendo stata una colonia del Regno Unito, proprio qui nel paese di Nuwara Eliya venne creata quasi dal nulla questa città dal carattere puramente British. Sia per i palazzi ma ancor di più per la tipica usanza del the degli inglesi. Dopo un iniziale approccio alle piantagioni di caffè, complice l’altitudine (Nuwara Eliya è il paese più in alto dello Sri Lanka con i suoi 1.893m s.l.m) si è capito che qui c’era il clima ideale per le piantagioni di the. Tenete bene a mente che al 30 luglio, noi abbiamo trovato una massima di 15°, vento e nebbia. Insomma faceva un discreto freddo! E poche ore prima a Colombo ne avevamo trovati circa 40 di gradi e l’85% di umidità. A tratti qui a Nuwara Eliya, passeggiando sulle rive del lago Gregory Lake, sembra quasi di essere in un altro paese, ripercorrendo le tappe iniziali di questo viaggio. Qui è possibile fare passeggiate o attività in acqua come escursioni in barca o adrenaliniche corse in moto d’acqua. Noi ci siamo limitati a volare con il drone!

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Visitare fabbrica del the in Sri Lanka

Quando parliamo di the, esattamente come vi abbiamo mostrato nel nostro viaggio a Mauritius, è sempre interessante fare una visita in una delle tante fabbriche presenti. Un modo ancora più puntuale di capire come viene portata avanti questa tradizione e soprattutto per trovare una connessione in più con i locali. Noi abbiamo optato per la fabbrica non turistica di Glenloch. Abbiamo fatto un giro attraverso le varie fasi del ciclo produttivo, una breve degustazione dei loro the (bianco, nero, verde e gusti speciali) per iniziare la rapida discesa del paese verso temperature più miti. 

Ambuluwawa Tower: la torre che domina lo Sri Lanka

Prima di concludere anche questa giornata  in Sri Lanka che fin qui ci sta davvero sorprendendo con la sua serendipità, ora ci spostiamo per un pit stop abbastanza rapido presso Ambuluwawa. Questo sito è spesso trascurato dai turisti quindi sarà difficile trovarlo pieno di persone. Peraltro non si può arrivare fino all’ingresso in auto, pertanto le opzioni sono 2: o andare a piedi dalle indicazioni iniziali (circa 3,5km in salita!) oppure affidarsi alla Divina Provvidenza di un autista in TUKTUK che vi porterà miracolosamente al punto effettivo di inizio. Noi abbiamo optato per la seconda opzione. Qui il tempo cambia in maniera repentina. D’altronde se la torre è alta “solamente” 55 metri e sarà possibile raggiungere la cima attraverso ripide e scivolose scale a chiocciola, è bene ricordare che la torre svetta tra i vari monti circostanti. Ci troviamo ad oltre 3.500 metri s.l.m e quindi come nel nostro caso, poco dopo l’ingresso, l’Ambuluwawa Tower è stata avvolta dalla nebbia, con il gradimento del drone e la non possibilità nostra di percorrerla. Ma forse, meglio così!

Kandy e il Tempio del dente del Budda

Abbandonata alle nostre spalle la Torre di Ambuluwawa, ci attendono ora 2 notti nella città di Kandy. Questa località è davvero tanto, troppo, caotica. Il traffico vi travolgerà tra suoni, odori e confusione di ogni genere. Il motivo è semplice, almeno in parte. Aldilà dei dati demografici, qui c’è il tempio più importante di tutto lo Sri Lanka: il Tempio del dente del Budda. Parliamo ovviamente dello Sri Dalada Maligawa. Noi ci siamo affidati ad una guida del sito, che ci ha permesso di capire ogni fase della celebrazione a cui abbiamo assistito. Una celebrazione che avviene a più livelli, tra ritmi e file umane del piano terra, fino all’apertura della porte dove poi è custodito il dente. Qui assisterete al delirio totale. Centinaia di persone ammassate, incluse donne con bambini neonati in braccio, che vanno li solo per questo momento. Chiaramente non conosciamo questa cultura né la religione. Il nostro parere però è come minimo scettico a vedere certe scene inaudite. Siamo rimasti parecchio delusi onestamente.

Cosa vedere a Kandy in Sri Lanka

Usciti incolumi dal Tempio del dente, ci spostiamo al vicino Giardino botanico di Peradeniya. Questo è un immenso parco curassimo, rappresenta il giardino botanico più grande di tutto il paese. Qui possiamo ammirare oltre 4000 specie di piante ed alberi. Il costo d’ingresso è di 2.000 rupie a persona. Comunque troverete anche una gran quantità di scimmiette nascoste tra le piante, non solo alberi e natura! In centro città a Kandy invece sarà possibile visitare delle fabbriche che lavorano il legno, una delle specialità del paese, così come le aziende di gemme. Non ultimo, avrete la possibilità di assistere allo Sri Lankan Cultural Show, uno spettacolo di musica e danze tipiche del Paese, carino per passare un’ora diversa dal solito. Da non perdere invece a Kandy, l’enorme statua gigante che domina tutta la città: Bahirawakanda Temple. 

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5° giorno in Sri Lanka: verso Sigiriya

Finalmente abbiamo lasciato la frenetica Kandy ed iniziamo una nuova tappa. Prima sosta a Matale per fare una breve visita al tempio Indu Sri Muthumari Amman Kovil. Visto che siamo rimasti incredibilmente affascinati dai templi durante il viaggio a Mauritius, abbiamo voluto riprovare anche qui. È stato tutto meno coinvolgente rispetto al ricordo che avevamo, per più aspetti. Qui si paga un ticket, seppur basso a Mauritius erano tutti gratis. In questo caso la struttura era un po’ in degrado mentre sull’isola Africana erano impeccabili. Pochi chilometri più avanti, abbiamo fatto visita ad un giardino di erbe mediche: New Diyana Herbal Garden. Questa visita è stata semplice ma molto interessante. Abbiamo visto le varie piante e le rispettive applicazioni in ambito farmaceutico ma anche culinario. Abbiamo fatto un rapido massaggio e comprato un po’ di spezie per casa.

Safari tradizionale con una famiglia

Il nostro viaggio in Sri Lanka prende una decisa svolta verso l’essenza che solitamente ricerchiamo in un’avventura come questa. Infatti la prossima tappa prevedeva una sosta presso Lucky no. 7 Village Safari. In sostanza passeremo questa giornata in compagnia di una famiglia locale, cercando di vivere insieme a loro le usanze tipiche del Paese. Così per prima cosa prendiamo un carretto trainato da due buoi, per raggiungere un lago immerso nella natura più selvaggia. Da qui pagaieremo fino alla sponda opposta del lago, affascinati dal silenzio, dalle palme in lontananza e le peonie a riva, ma soprattutto si scorge anche Sigiriya.

Arrivati a destinazione, veniamo accolti dalle due signore della famiglia con ritmi tribali dei tamburi. Ed è ora di preparare il pranzo. Le donne di casa ci mostrano come preparare le tipiche lenticchie dello Sri Lanka ed altri piatti tipici immancabili. Siamo così pronti per mangiare tutti insieme con le mani. A fine pasto, per festeggiare, il capofamiglia ci mostra invece, il loro strumento tradizionale per i fuochi d’artificio. Una sorta di cannone in bambù che, soffiandoci dentro con l’aiuto di una fiamma, provoca uno scoppio! Il viaggio itinerante termina con il rientro al punto di partenza in sella ad uno sgangherato tuktuk.

L’8° meraviglia del mondo: Sigiriya

Terminato il Safari tradizionale, siamo pronti per raggiungere la nostra prossima struttura per le 2 notti successive. Destinazione Habarana. Abbiamo prenotato la nostra camera al Gabaa Luxury & Wild, un posto meraviglioso, totalmente immerso nella giungla Cingalese. È una sorta di albergo diffuso stile glamping, c’è la piscina e il ristorante dove servono piatti squisiti e colazioni faraoniche! Questa sarà la nostra base perfetta per 2 levatacce programmate: la prima per visitare Sigiriya, la seconda per fare il famoso Safari di Minneriya. Se cercate visite guidate e transfer in Sri Lanka, anche in lingua Italiana, vi consigliamo anche di cercare su Civitatis, che noi abbiamo testato e con grande apprezzamento, nel viaggio a Berlino.

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Visitare Sigiriya: informazioni e costi

Come anticipato sopra, sveglia ore 5 e partenza per Sigiriya. Dalla nostra struttura sono circa 25 minuti di auto. È fortemente consigliato visitare questo sito Patrimonio UNESCO dal 1982 molto presto. Arrivare presto significa evitare il caldo a tratti soffocante dello Sri Lanka a Luglio, evitare code e file lungo i gradini che vi porteranno fin sopra la Lion Rock. Ma soprattutto nel nostro caso c’era un altro motivo ben più importante. Abbiamo ottenuto tutti i permessi per volare con il drone proprio qui e l’emozione è stata unica. Nonostante l’alba in sé non rientra tra quelle più memorabili in compenso c’è il luogo che risulta magico. Terminati i voli sull’ottava meraviglia del mondo, come viene definita da molti, siamo pronti ad entrare. Optiamo per prendere una guida ufficiale per 5000 rupie (circa 16/17€) oltre ovviamente al costo del biglietto fatto in loco (è possibile prenotare anche online ma con qualche difficoltà) 35 dollari a testa

Arrampicarsi sulla Lion Rock di Sigiriya

Una volta entrati nel sito di Sigiriya, vediamo subito i primi giardini. I giardini si dividevano in più livelli. Il primo era il giardino della acque, poiché attraverso una sofisticata rete di canali, dava vita alle fontane. Infatti dobbiamo ricordare che quello che oggi vediamo come eredità storica, è frutto dell’antico palazzo Reale costruito durante il Regno del Re Kashyapa. Il Re viveva qui con la sua famiglia e con circa 500 concubine! Salendo sopra Sigiriya infatti, potremo vedere diverse piscine, di dimensioni anche considerevoli, scavate interamente nella roccia. Per arrivare ad ammirare il panorama dall’alto, considerate che la roccia è alta 180 metri e si trova ad un’altitudine di circa 400 metri, serve però determinazione! Infatti la cima è distante 1200 gradini. Gradini tutto sommato fattibili, con l’aiuto di corrimano, anche se innegabilmente chi soffre di vertigini probabilmente non è scontato che riuscirà ad arrivare in cima. L’importante è non affrontare il percorso con scarpe alte o ciabatte. Salito il 1200esimo scalino, si apre di fronte a noi la magia di Sigiriya. E viene da chiedersi come poteva essere vivere qui oltre 1.500 anni fa. 

Tour completo di Sigiriya all’alba

Il Palazzo Reale, la piscina della famiglia, altre 3 piscine per le concubine. La Sala da Ballo, il tribunale. Quello che però ancora non si riesce bene a spiegare è: come è stato fatto tutto questo? Perché la cosa assurda di questa storia è che il Regno su Sigiriya è stato costruito in soli 7 anni. Purtroppo alcune tracce sono andate perdute. Ci sono 3 ingressi: l’ingresso dell’elefante, così chiamato per via di una roccia con la forma dell’animale simbolo del Paese. L’ingresso del Leone, dove infatti vediamo le enormi zampe alla base, ma la testa non c’è più. Così come i tanti affreschi che erano stati realizzati, poi cancellati da un gruppo di monaci che vennero qui anni dopo e rimasero fino al 1400. Gli affreschi ritraevano 500 donne, oggi ne restano visibili pochissimi (poco meno di 30) ed effettivamente pare chiaro perché i monaci hanno sentito l’esigenza di cancellarli. Disturbava la loro meditazione, a quanto pare. 

Polonnaruwa: l’antica capitale dello Sri Lanka

Terminata la visita di Sigiriya in 3 ore circa, abbiamo optato per andare a visitare anche l’affascinante Polonnaruwa. Questa è, ma più che altro era, la capitale del secondo Regno più antico del Paese. Qui a Polonnaruwa ci furono negli anni 3 Re, ma quello di cui tutti oggi ancora parlano, è stato il secondo. Re Parakramabahu I. Come per Sigiriya, anche questo sito archeologico è stato dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1982. All’interno di questa antica città è possibile vedere templi, cupole magnifiche e l’enorme Budda a fine percorso. Parlando di un’antica città è bene ricordare che si estende per 14km, pertanto risulta abbastanza impraticabile vederla a piedi. Noi abbiamo optato per un tuktuk con guida ufficiale che ci ha spiegato tutto. Il biglietto d’ingresso per questa attività ha un costo di circa 30€ a persona. Nel nostro caso per avere la possibilità di volare con il drone anche qui dentro, abbiamo dovuto pagare un extra di 25.000 rupie, circa 80€. Ma ne è assolutamente valsa la pena, un’emozione pazzesca. 

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Safari al Minneriya National Park

Nuovo giorno, nuova levataccia all’alba e siamo pronti per affrontare un altro safari, stavolta al Parco Nazionale di Minneriya. Questo safari è particolarmente consigliato per poter ammirare soprattutto gli elefanti in branco. Noi abbiamo avuto la fortuna di immortalarli anche dal drone ed è stato certamente speciale perché non capita proprio tutti i giorni! Dal punto di vista paesaggistico, abbiamo comunque preferito il primo safari fatto ad Udawalawa sebbene qui abbiamo comunque potuto vedere bufali, volpi, coccodrilli, camaleonti, scimmie. Terminato il safari di durata canonica 4 ore e siamo pronti a muoverci nuovamente: prossima destinazione Trincomalee.

Trincomalee: spiagge e mare in Sri Lanka

Dopo aver girato freneticamente buona parte del Paese, avevamo pianificato qui un paio di giorni di sosta per vedere anche mare e spiagge in Sri Lanka. Il piano era di avere come base il nostro albergo sul mare: Mithra Paradise Beach hotel. La struttura davvero molto bella anche con una buona connessione internet in reception zona ristorante bar. La camera un po’ meno bella e poco pulita ma ci siamo accontentati! La struttura si trova nella spiaggia di Nilaveli dove si ha accesso gratuitamente a spiaggia con lettini ed ombrelloni. Così come la possibilità di poter fare pranzo e cena nel ristorante interno sempre rigorosamente vista mare! Solitamente da queste parti le spiagge più consigliate oltre alla stessa Nilaveli sono Uppuveli e soprattutto l’isoletta di Pigeon Island. Su quest’ultima si possono fare anche splendide immersioni per gli amanti dello snorkeling. Tutto bello, se non fosse che abbiamo beccato un giorno intero di temporali, che ha agitato il mare e reso torbido in questi giorni. Quindi ci siamo limitati ad un bagno nell’Oceano Indiano direttamente a Nilaveli e certamente non è stato nulla di indimenticabile.

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Anuradhapura: la città sacra dello Sri Lanka

Un po’ delusi dal mare e dalla mancata escursione a Pigeon Island, su cui comunque abbiamo sentito pareri molto contrastanti anche dai locali, qualche ora di macchina e arriviamo alla spettacolare Anuradhapura. Questa è la città Sacra dello Sri Lanka nonché la città più importante del sud-est Asiatico. Questa è stata la prima città in Sri Lanka e per questo divenuta anche capitale dell’Isola. Ad Anuradhapura è transitato anche il famoso dente di Buddha che abbiamo visto a Kandy nel tempio del dente ma che, anni prima, aveva fatto tappa anche a Polonnaruwa. Qui ad Anuradhapura, Patrimonio UNESCO anche questo dal 1982, potremo ammirare gigantesche stupe, tipiche costruzioni a copula dei templi. Meraviglioso tutto. Terminata la visita, che dura parecchio e ci si sposta tendenzialmente in auto da un punto all’altro, visto che parliamo di una superficie molto estesa, siamo pronti per raggiungere la prossima destinazione: Dambulla.

Ultime ore in Sri Lanka: Dambulla e Negombo

Per questa penultima notte in Sri Lanka nella città di Dambulla, abbiamo prenotato presso una splendida struttura immersa nel verde: The Green Edge. La sosta intermedia qui, ci ha consentito di spezzare un po’ il viaggio di rientro verso Negombo e soprattutto l’indomani ne abbiamo approfittato per visitare il Dambulla Cave Temple. Dopo aver salito innumerevoli gradini scavati nella roccia, abbiamo raggiunto la sommità di questo sito davvero affascinante. Parliamo di un complesso di 5 templi, conosciuto anche come il Tempio d’Oro, dove potremo ammirare queste strutture nella roccia con all’interno infinite ed immense statue del Budda. Visita super consigliata, noi abbiamo apprezzato particolarmente il 3° tempio dei 5. Il costo di ingresso è di 1.000 rupie a persona. Finita la visita, ci spostiamo a Negombo da dove ripartiremo domani mattina. Ma prima, decidiamo di fare una visita al più famoso mercato del pesce. Negombo Fish market sarà un’esperienza indimenticabile. Sia per gli odori che per le scene di vita quotidiana. E forse qui sentiamo l’ultima nota di Serendipità che ha da regalarci questo viaggio. 

Volare con il drone in Sri Lanka: regole ed info

Per volare con il drone in Sri Lanka, noi abbiamo utilizzato il DJI Mini 3 PRO, DJI Avata e DJI Mavic 3 PRO. Qui abbiamo ottenuto, e non senza fatica, tutti i permessi per volare legalmente con il drone praticamente ovunque! Dall’iconica Lion Rock di Sigiriya, a Polonnaruwa fino alle piantagioni di The. Le regole per volare con il drone in Sri Lanka non sono molto differenti dal regolamento EASA. Cambia ben poco dall’Italia. Come di consueto, è richiesta un’assicurazione del drone valida. Noi come sempre, voliamo con la copertura assicurativa e anche la tutela legale dell’assicurazione Dronezine. Abbiamo ottenuto gratuitamente il documento internazionale che viene rilasciato in lingua inglese ed accettato dalle autorità internazionali, come in questo caso. Per fare la richiesta ed ottenere i permessi in Sri Lanka, sarà necessario scrivere una mail a drone@caa.lk e ocds.drone@gmail.com che poi vi dirotteranno sul loro portale ufficiale dove inserire la richiesta. Qui servirà precisare i luoghi, i giorni e gli orari di volo. Successivamente se approvati, arriverà la richiesta di pagamento e saranno mandate le autorizzazioni. Noi abbiamo pagato circa 60€ in totale! Piccola nota aggiuntiva: per volare dentro Polonnaruwa abbiamo dovuto fare un permesso speciale in loco, al costo di 25.000 rupie (80€ circa). Ma ne è valsa la pena!

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Informazioni utili per viaggiare in Sri Lanka

Prima di darvi appuntamento al prossimo viaggio, vi segnaliamo che per entrare in Sri Lanka è necessario avere un passaporto in corso di validità e con almeno 6 mesi di anticipo rispetto la data di scadenza e viene richiesto un visto turistico. Per affrontare il viaggio si può ovviamente noleggiare un’auto o un iconico tuktuk. Noi abbiamo optato per un driver per riposarci durante il viaggio e goderci più le varie esperienze anche in relazione alle levatacce fatte! Noi ci siamo affidati a Bhagya che è driver e guida autorizzata per il Paese, potrete contattarlo qui: +94 77 902 36 28 oppure sulla sua pagina Facebook.

1 comment
  1. Ciao, grazie mille per l’idea di itinerario di viaggio e le informazioni per far volare il drone, sperando non facciano troppe storie per i permessi.

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