Come spesso accade, le cose inaspettate come Civita di Bagnoregio, sono quelle più belle e sopratutto quelle in grado di regalare grandi emozioni. Ebbene si, inaspettate, perché il nostro primo viaggio in Vespa è nato così da una decisione presa improvvisamente, un cambio di viaggio dell’ultimo minuto. E’ cosi che il venerdì prima di partire, in teoria per Malaga, abbiamo comprato un porta pacchi per Priscilla, la nostra fidata Vespa, e abbiamo stravolto i nostri piani.
Cartina alla mano e tanta voglia di scoprire posti nuovi, abbiamo deciso la prima tappa di questo mini tour di quattro giorni in vespa. Partenza Lago Trasimeno, direzione Civita di Bagnoregio. Civita di Bagnoregio, conosciuta anche come “La Città che Muore”, è uno dei borghi più belli e suggestivi d’Italia. Si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo a metà strada tra Orvieto e il lago di Bolsena, all’interno della meravigliosa Valle dei Calanchi. La città fu fondata originariamente dagli Etruschi attraversando varie dominazioni e nel Medioevo acquisisce gran parte del suo straordinario aspetto.
Il borgo si trova sulla vetta di un’altura di tufo ed è raggiungibile solo attraverso uno stretto ponte pedonale. Per accedere al centro di Civita è necessario pagare un biglietto di ingresso di (5 euro) che permette all’amministrazione di compiere i lavori di restauro e mantenere visitabile il borgo. Il biglietto si paga solo dalle 8.00 alle 20.00. Un tempo la cittadina era più grande, ma le frane e i terremoti hanno ridotto l’estensione e nella valle si sono sgretolati palazzi, torri e antiche porte d’ingresso al borgo. Di porte ce ne erano ben 5. Ora l’unico accesso è rimasto la Porta Santa Maria detta anche “della Cava” sormontata da una coppia di leoni che artigliano due teste umane, simbolo dei tiranni sconfitti dai bagnoresi. Nella piazza principale, A dominare la scena è la Chiesa romanica di San Donato, restaurata nel XVI secolo.
I vicoli di Civita di Bagnoregio offrono un’esperienza unica, le strette viuzze vi condurranno alla scoperta di scorci meravigliosi e piazzette nascoste. Siamo arrivati a Bagnoregio all’ora di pranzo, ebbene si, ce la siamo presa molto comoda. Affamati, stanchi e accaldati abbiamo deciso di pranzare prima di entrare a Civita e ci siamo fermati in un posticino proprio a metà strada tra Bagnoregio e Civita: lo street food agricolo. Due panini o meglio, un ottimo panino con la porchetta, un magnifico hamburger di tartufo, dieci arrosticini, acqua e una birra 30€. Super consigliato! Ricaricati dal pranzo ci siamo incamminati alla volta del paese. Importante sapere che con un due ruote potete avvicinarvi e parcheggiare proprio vicino al belvedere.
Attraversata la porta di accesso al paese ci si ritrova in un paese in cui il tempo sembra essersi fermato. vi CONSIGLIAMO di “perdervi tra le viuzze e godervi l’unicità di questo meraviglioso posto. Nel paese ci sono molti ristorantini e dobbiamo dire che ci sembravano veramente invitanti , ma abbiamo deciso anche per la cena di non fermarci a Civita ma scendere nuovamente in paese a Bagnoregio. La nostra giornata è terminata con una buonissima cenetta da “MAGNA CIVITA”. Ci sentiamo di consigliarla sia per il cibo che per la location. Molto carina! Dopo la cena di corsa a preparare i droni e a riposarci, la mattina ci avrebbe atteso la sveglia all’alba, per goderci un meraviglioso volo su Civita, come speriamo abbiate visto da nostro video. Attenzione per volare a Civita di Bagnoregio, è necessaria l’autorizzazione.
Purtroppo il colle di tufo su cui sorge Civita è minato alla base da una continua erosione. Lentamente e inesorabilmente Civita si sta sgretolando. Chissà, probabilmente non ci sarà data la possibilità di vedere questo gioiello per sempre. E allora perché non approfittarne subito?